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Le criptovalute più cercate su Google Trends? Eccole

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Alcune criptovalute più ricercate su google trends

Più volte si è notata l’associazione fra le criptovalute più cercate su Google Trends e la crescita di domanda (e quindi di prezzo) delle medesime. Il motivo è semplice: ad informarsi sono spesso investitori che stanno considerando se aprire, consolidare o modificare la propria posizione su questi asset finanziari.

La bull run del settore crypto degli ultimi tempi ha significato 2 conseguenze: nuovi record e un’impennata d’interesse mondiale. Il primo evento ha alimentato il secondo, che a sua volta ha influenzato in positivo la scalata verso nuovi massimi di prezzo.

La ricerca di informazioni, si sa, passa attraverso i motori di ricerca, vale a dire quasi esclusivamente da Big G.

Ne consegue che le criptovalute più cercate su Google Trends hanno maggiori probabilità di apporto di nuovi capitali.

Ecco com’è la situazione dell’ultimo periodo.

Cosa rivela il grafico delle criptovalute più cercate su Google Trends

Fra le criptovalute più ricercate poteva mancare bitcoin? Naturalmente no. Il trend delle criptovalute più cercate su Google Trends mostra che le query contenenti la parola bitcoin hanno avuto un rialzo in particolare nella settimana dal 3 al 9 gennaio 2021. Fra i paesi più interessati spicca la Nigeria. Seguono Austria, Svizzera, Sudafrica e Ghana. Non c’è da stupirsi delle intense ricerche effettuate nel continente nero: bassa financial inclusion, alte commissioni e volatilità delle valute legali hanno spinto molti a cercare un’alternativa. I token, scambiabili senza intermediari e con costi bassi, sono parsi una soluzione ideale.

Anche la regina delle altcoin, ethereum, appare nell’elenco delle criptovalute più ricercate. Il picco di curiosità su questo token è analogo a quello di BTC: dal 3 al 9 gennaio 2021. La lista delle nazioni più attive nella ricerca mostra nuovamente la Nigeria in prima posizione, davanti a Macedonia del Nord, Svizzera, Austria e Venezuela.

Diverso invece il trend di XRP. Il token non ha destato particolare attenzione fino al “patrocinio” di Elon Musk e di WallStreetBees. Nella settimana in corso le query stanno raggiungendo il picco più elevato. Gli utenti più attivi nella ricerca si trovano in Slovenia, Cipro, Irlanda, Turchia e Australia.

Ancora più clamorosa, e grazie agli stessi “sponsor”, l’escalation di Dogecoin. Il semisconosciuto token è balzato nelle vette delle query più ricercate la settimana dal 24 al 30 gennaio 2020, per poi mostrare un calo di attenzione. Il paese con più ricerche? Gli Stati Uniti, che precedono Canada, Nigeria, Venezuela e Turchia.

Grande entusiasmo anche per Polkadot, a buon diritto inclusa nella classifica delle criptovalute più cercate su Google Trends. L’apice dell’interesse nei suoi confronti sta fra il 17 e il 23 gennaio 2021. Gli stati da cui sono state fatte più interrogazioni a Big G risultano: Lussemburgo, Montenegro, Austria, Cina, Slovenia.

Il termine cryptocurrency mostra un trend in salita, che pare dimostrare un interesse attualmente in crescita. La solita Nigeria è il paese più affamato d’informazioni, precedendo Cipro, Singapore, Nepal, Pakistan.

Le ricerche sui social

Grande attività, ma con token ben diversi, anche sui social. Se le criptovalute più cercate su Google Trends risultano quelle più note e scambiate, qui le cose stanno diversamente. Visitando l’account Twitter di LunarCRUSH notiamo che le prime 3 per volume di post e condivisioni sono ora zrx, mkr e la poco nota akro. Scendendo dal podio troviamo pols, ADA, ocean, algo. Qualche giorno fa invece primeggiava Dogecoin. Ma anche durante il suo momento d’oro altri tokens “caldi” risultavano perlopiù sconosciuti.

E’ predittivo il trend sulle criptovalute più cercate su Google Trends?

Oggi ETH ha battuto un nuovo record di prezzo, arrivando a sfiorare i 1.750 $. Eppure il grafico delle criptovalute più cercate su Google Trends mostra un numero di query in calo. La ragione in realtà potrebbe essere che l’interesse evidenziato su Big G precede il rialzo dei prezzi. Gli investitori prima s’informano, poi eventualmente acquistano. E quando lo fanno, le loro nuove ricerche non passano più in prevalenza dal motore di ricerca, ma dai preferiti del browser, app e newsletter.

Da tenere a mente però il volume di ricerche in crescita per la parola cryptocurrency. Sembra promettere bene, indicando un interesse per il settore da affinare in base alle informazioni reperite.

Per quanto riguarda i social media non si evidenzia una correlazione analoga fra token più discussi e il loro trend. Fa eccezione dogecoin, frutto di una strategia attenta che non rappresenta la norma ma piuttosto un’eccezione.

Inoltre, se le criptovalute più cercate su Google Trends rivelano un trend dinamico, quello sui social si può definire vorticoso, con le classifiche che cambiano in poche ore. Senza incidere sugli scambi reali delle criptovalute, se non a livelli mediocri.

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