Correzione del mercato delle criptovalute: le cause
2 min readDopo l’exploit arriva la correzione del mercato delle criptovalute. Oggi l’intero settore vale poco meno di 2.600 miliardi di dollari, mentre la settimana scorsa aveva superato la fatidica soglia dei 3.000 e sembrava proiettato ancora più in alto.
Cosa sta scontando questo segmento? In primis la firma del presidente USA Joe Biden sulla legge relativa alle infrastrutture ma che tocca anche altri settori. Riguardo al fisco, per esempio, impone la dichiarazione all’IRS delle transazioni riguardanti gli asset crittografici di valore superiore ai 10.000 dollari.
Questo evento in grado di provocare una correzione del mercato delle criptovalute ha avuto luogo lunedì, con grande risalto mediatico. Nonostante le anticipazioni della settimana precedente (e il fatto che non sia tuttora in vigore), non ha ancora esaurito la sua influenza sulle valute digitali.
La data attuale è un altro fattore in grado d’innescare un ribasso del prezzo dei tokens. Le scadenze dei futures bitcoin scambiati sui mercati più importanti (NYSE e CME) infatti è prossima, e statisticamente si associa a un calo del token numero 1.
BTC al momento mantiene ancora una dominance elevata, il 43,4% durante la stesura del post. L’effetto diretto del suo ribasso si somma alla correlazione che la unisce alle altcoins.
Ulteriori bad news arrivano da Twitter. Questo social è quello che assieme a Reddit possiamo considerare il più vicino alle valute digitali grazie a Jack Dorsey, il suo CEO notoriamente entusiasta di bitcoin. Oggi però rende pubbliche le dichiarazioni di Ned Segal, il CFO dell’azienda: i crypto asset sono troppo volatili per entrare nel portafoglio di Twitter.
La correzione del mercato delle criptovalute rappresenta infine anche un trend fisiologico: quello della chiusura di molte posizioni in conseguenza al rialzo da record dell’ultimo periodo.