Bitcoin hodling, gli investitori retail ci credono
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Nel tempo, il bitcoin hodling da parte degli investitori retail continua a crescere. Lo riportano varie ricerche, come quella di Chainalysis.
Ad inizio giugno il numero di wallet contenenti da 1 fino a 10 tokens non frazionati è salito a circa 215.000, proseguendo un trend in crescita.
Rispetto a inizio 2020 infatti l’aumento è stato dell’11%. Si tratta di indirizzi deposito, che non generano scambi della criptovaluta numero 1, ma servono invece a custodirla per lunghi periodi.
Il bitcoin hodling da parte degli investitori “consumer” sembra immune al FUD da downtrend e cigni neri. Nemmeno la caduta del prezzo della criptomoneta dovuto all’emergenza Covid-19 ha invertito la tendenza, dimostrando la fiducia in BTC come bene rifugio.
Del resto, anche per le aziende il bitcoin hodling è diventato un investimento comune, in nome della necessità di diversificare il portafogli inserendovi asset ritenuti vincenti sul medio-lungo periodo.
La somma degli hodlers professionali e di quelli retail comporta l’immobilizzazione di ben il 60% dei tokens BTC minati fino ad oggi.